Valutazione di Vulnerabilità Sismica:

lo studio

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(Ordinanze P.C.M. n. 3274/03, n. 3316/03 e n. 3431/05)

DIAGNOSI DEGLI EDIFICI ESISTENTI:

Le recenti normative per le costruzioni in zona sismica introducono nuovi impegni per i proprietari, pubblici o privati, di edifici esistenti la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di Protezione Civile (es. ospedali, municipi, caserme, ecc.) e/o di edifici che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso (es. scuole, teatri, musei, biblioteche, chiese, ecc.). Per tali edifici è fatto obbligo di procedere alla valutazione di sicurezza sismica ai sensi dell’art. 3 dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20.3.2003. “L’ordinanza è nata dalla necessità di dare una risposta rapida e integrata alle esigenze poste dal rischio sismico, una risposta che non poteva ulteriormente essere ritardata, visto il ripetersi di eventi sismici calamitosi che hanno interessato anche zone non classificate sismiche” (Dipartimento della Protezione Civile – Ufficio Servizio Sismico Nazionale, Nota del 4 giugno 2003).

VALUTAZIONI SICUREZZA SISMICA:

Per "valutazione di sicurezza sismica" o "valutazione di vulnerabilità sismica" di un edificio esistente si intende un procedimento quantitativo volto a stabilire se è in grado o meno di resistere alla combinazione sismica di progetto. Ogni edificio è un caso a sé: le norme forniscono gli elementi per la valutazione dei singoli edifici ed i risultati non sono estendibili a edifici diversi pur appartenenti alla stessa tipologia. Interventi di adeguamento sismico possono essere effettuati qualora ne sia verificata la necessità, a seguito di verifiche tecniche.

COME OPERIAMO:

L'analisi di vulnerabilità sismica che noi conduciamo è un procedimento rapido che ha come obiettivo lo studio dei possibili meccanismi di frattura o di collasso della struttura in caso di evento sismico, con conseguente intervento di riabilitazione strutturale pre o post sisma. Lo studio si articola con un sopralluogo iniziale per valutare i materiali di costruzione, la storia dell'edificio, i precedenti eventi sismici superati, l'eventuale quadro fessurativo presente, le misurazioni degli elementi strutturali. Poi, se si rende necessario, si opera con esami non invasivi per valutare lo stato dei materiali strutturali (indagini radar). Se la struttura necessita di un'analisi più approfondita, si può procedere con le analisi debolmente invasive o invasive (come i martinetti a carico per valutare gli stati tensionali dei materiali).
Successivamente viene realizzato un modello matematico agli elementi finiti che schematizzi il più realisticamente possibile la struttura, i materiali ed il luogo in cui l'edificio sorge. Mediante questa razionalizzazione dell'esistente, si possono trovare le sollecitazioni di progetto a cui la struttura sarà soggetta, gli eventuali meccanismi di lesione, la dinamica della struttura, il tasso massimo di lavoro dei materiali corrispondente ad uno spostamento massimo (metodo Push Over).
Infine si produrrà una valutazione della vulnerabilità con un valore numerico. L'eventuale intervento di riabilitazione strutturale sarà condotto solo se richiesto dal committente, dopo aver visionato la relazione di vulnerabilità del proprio edificio.